CittadinanzAttiva 2011-2012. Incontro sul tema “Volontariato: esperienza di condivisione tra generazioni”. Relatore: Prof. Leonzio Borea

Il giorno 14 gennaio 2012, alle ore 16:00, presso il Palazzo del Genio in Cerreto Sannita, si è svolta la terza lezione del VII Corso di “CittadinanzAttiva” dal titolo: “Senso comunitario e dialogo tra generazioni”. E’ intervenuto sul tema “Volontariato: esperienza di condivisione tra generazioni”, l’On. Leonzio Borea, Capo dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.

Apre l’incontro il Presidente del CSS Bachelet ONLUS, Prof. Orazio Francesco Piazza, il quale precisa che oggigiorno l’associazionismo volontaristico è una delle risposte ai grandi problemi sociali. La filosofia francese ci sta suggerendo che les maisons de fraternité sono importanti per recuperare l’umanizzazione della società. Quanto più maturiamo una sensibilità sociale guardando ai bisogni della società che ci circonda, tanto più cresciamo come persone. Secondo il Prof. Piazza, quindi, l’esperienza del volontariato deve diventare obbligatoria nella formazione dei soggetti.

Dopo la visione di un filmato sull’esperienza di servizio civile da parte di una giovane volontaria, prende la parola l’On. Borea, il quale, ricordando che si è appena concluso l’anno europeo del volontariato ed è iniziato quello dedicato al rapporto tra generazioni, sottolinea l’importanza del servizio civile quale strumento per superare la frattura tra le generazioni.

Facendo riferimento in maniera più specifica al filmato, l’On. Borea introduce due temi importanti e molto attuali: l’isolamento dell’anziano e l’isolamento dei giovani, anche in ambito familiare. L’incontro fatale e provvidenziale tra l’anziana e la giovane volontaria, con una conseguente trasmissione di esperienze, porta l’anziana a riutilizzare una vecchia macchina da cucire e la giovane a recuperare la macchina fotografica. L’uso di questi strumenti viene vista come realizzazione di un sogno: interpretare la madonna in una processione di paese.

Al di là delle impressioni che possono scaturire dalla visione del filmato, bisogna sottolineare, secondo l’On. Borea, il rapporto tra una giovane, che esce dal proprio isolamento facendo un’esperienza di vita concreta e un’anziana donna, che si avvantaggia dell’attività di questa giovane.

Il malessere della nostra società è dato dalla riduzione delle relazioni familiari. Al riguardo, l’On. Borea riporta l’esito di un sondaggio realizzato in Gran Bretagna, che riguarda le relazioni tra i componenti di una famiglia inglese nell’arco di un giorno. Il sondaggio stabilisce che le relazioni tra padre, madre e figlio si riducono a 45 minuti. In Italia, invece, si riducono a 2-3 ore in coincidenza del pranzo e della cena.

A ciò si aggiungono le intrusioni provenienti dai mass media e dal mondo virtuale, tra cui Internet e Facebook.

Viene proiettato, poi,  lo spot promozionale del Servizio Civile Nazionale, la cui colonna sonora è un brano composto da una band nata proprio in seguito ad un’esperienza di servizio civile, grazie alla quale alcuni volontari siciliani si sono incontrati, comunicando l’uno all’altro la propria vocazione e attitudine.

Questo brano è piaciuto così tanto che l’On. Borea ha deciso di adottarlo come inno del Servizio Civile, facendo esibire i ragazzi che l’hanno composto in Sala Verdi all’udienza con il Papa e in presenza di 17.000 persone.

L’On. Borea ha, inoltre, pubblicato e presentato in varie città italiane un volume sul Servizio Civile Nazionale, che commenta anche la riforma proposta in Parlamento, ma non ancora approvata. La riforma è stata pensata per rilanciare il Servizio Civile Nazionale, in quanto, vivendo di finanziamenti pubblici, anch’esso soffre dei tagli e della crisi.

Per l’On. Borea, pertanto, uno dei problemi più grandi del Terzo Millennio è la frattura tra le generazioni. I sociologi del Trentino e in particolare Renzo Gubert individua la soluzione nella formazione continua non solo dei giovani, ma anche degli anziani.

A questa teoria sociologica, l’On. Borea contrappone il Servizio Civile Nazionale quale strumento di incontro tra generazioni.

Avviandosi a conclusione, ribadisce che il Servizio Civile Nazionale è un’esperienza molto forte che consente ad un giovane, a conclusione dei suoi studi, di aprire gli occhi sul mondo, di mettersi in discussione, di avere l’occasione di realizzare le proprie vocazioni, donando un anno della propria vita alla Patria, ma soprattutto al prossimo. Il principio della gratuità e del dono di sé all’altro, infatti, non viene svilito dalla piccola indennità mensile che si percepisce.

Concludendo, l’On. Borea precisa che l’esperienza del Servizio Civile Nazionale serve per acquisire uno stile di vita che, attraverso la formazione dei volontari e dei formatori degli enti, permette di conservare un bagaglio di esperienze che porta i volontari per un anno a diventare volontari per la vita.

A chiusura dell’incontro, prende nuovamente la parola il Presidente del Centro Studi Sociali Bachelet ONLUS, il quale, facendo riferimento al tema della solitudine, ricorda Borges e la folla solitaria:  tutti noi, pur stando in mezzo agli altri, ci sentiamo soli nella società civile, ma anche nell’impegno per l’altro, in quanto ci chiudiamo nel nostro egoismo.

Abituarsi a pensare all’altro in modo non utilitaristico, ma dando il meglio di sé, cambia la vita delle persone e di conseguenza anche la società in cui viviamo. Quando si fa volontariato, si entra in contatto con persone di varietà. Dare qualcosa di sé agli altri, toglie dalla solitudine e ci inserisce in un dialogo che non avremmo in altro modo. Per poter fare volontariato, c’è bisogno della volontà e della libertà di decidere di fare qualcosa con e per gli altri.

Un grande filosofo, studioso del personalismo, Paul Ricoeur afferma che il fondamento etico della persona avviene sotto tre grandi proiezioni: la consapevolezza di sé, la sollecitudine per l’altro, nella vita delle istituzioni. Anche il volontariato, quindi, fatto solo come atto individualistico non basta. E’ fondamentale la dimensione istituzionale, cioè entrare in una rete che consente di rendere efficace la nostra volontà.

Agata Abbamondi

Patrizia Lombardi

Ada Mancinelli

Volontariato, esperienza di condivisione tra generazione. On. Leonzio Borea

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