Secondo incontro dell’XI Corso di CittadinanzAttiva. Il Dott. Angelo Scelzo, Vice Direttore della Sala Stampa Vaticana, interviene sul tema “La comunicazione nella Chiesa”

La comunicazione è una delle necessità fondamentali della vita dell’uomo; con il tempo ha modificato le proprie forme, ma non la sostanza. Il modo più efficace tramite cui l’uomo può comunicare è la parola, orale o scritta che sia, in virtù della quale gli individui, nel rapporto reciproco, riescono ad esprimersi e a condividere pensieri, sentimenti e conoscenze. Essa costituisce l’arma delle relazioni sociali, così come per la Chiesa rappresenta uno strumento fondamentale nello svolgimento della propria missione.

“La comunicazione nella Chiesa” è stato il tema dell’incontro tenutosi sabato, 5 dicembre 2015, nell’ambito del Laboratorio di Formazione sociale “CittadinanzAttiva”, organizzato dal Centro Studi Sociali Bachelet. Il relatore, dott. Angelo Scelzo, Vice Direttore della Sala Stampa Vaticana, ha presentato  Giovanni Paolo II come il grande comunicatore della Chiesa. Il Papa, che ha segnato non solo la vita della Chiesa, ma anche la storia del mondo moderno, ha aperto le porte alla comunicazione, definendo le tecnologie, come ad esempio internet, “ Cose meravigliose”. Per primo ha rotto le barriere tra Vaticano, Stampa e Giornalisti ed ha utilizzato costantemente i nuovi strumenti di comunicazione, lasciando che una telecamera lo seguisse nei momenti belli, ma anche in quelli più critici. Comunicare è un atto morale e le tecnologie sono un nuovo strumento di evangelizzazione, secondo Giovanni Paolo II, che si è sempre espresso sulla necessità di un loro uso adeguato. Da qui la drammatica ricerca della parola, la domenica prima della sua morte, e la sensazione che non potesse più controllarla.

Papa Benedetto XVI, invece, il Papa della parola scritta, si è espresso attraverso una comunicazione di tipo teologico. Le nuove tecnologie – secondo il Pontefice – permettono alle persone di incontrarsi oltre i confini dello spazio e delle stesse culture, inaugurando così un nuovo mondo di potenziali amicizie. Si tratta di una grande opportunità, ma comporta anche una maggiore attenzione e una presa di coscienza rispetto ai possibili rischi. “Chi è il mio prossimo in questo nuovo mondo?”

La comunicazione di Papa Francesco, invece, è molto diversa. Egli utilizza la matita per scrivere e non ama le interviste, pur concedendole, soprattutto a televisioni non particolarmente note. Per il Papa  comunicare è farsi prossimo, è incontrare il prossimo e porre al centro del messaggio l’uomo stesso. “La rete digitale – dice – può essere un luogo ricco di umanità, non una rete di fili, ma di persone umane”.

Il tema della comunicazione è stato centrale, secondo il relatore, nell’ambito del Concilio Vaticano II, durante il quale i Padri conciliari hanno sottolineato l’importanza di portare all’esterno le informazioni. Ne è derivata una maggiore sensibilità comunicativa, che è cresciuta negli anni, ed ora la Sala Stampa è informata di tutti gli eventi. E’ stato quindi approvato l’Inter Mirifica, un Decreto conciliare che ha messo particolarmente in evidenza la stampa, il cinema, la radio, la televisione, come strumenti di comunicazione sociale. La sensibilità della Chiesa nei confronti della comunicazione ha fatto sì che venissero create anche una Radio Vaticana, un giornale, ovvero l’Osservatore Romano, e il Centro Televisivo Vaticano, il cui impegno è di documentare. La Radio Vaticana, in particolare, è un importante mezzo di comunicazione e fu inaugurata da Papa Pio XI nel 1931;dopo l’elezione di Papa Giovanni XXIII, dedicò le proprie trasmissioni ai lavori del Concilio Vaticano II,  esprimendosi in trenta lingue e adesso  ne contempla quarantaquattro.

Un fattore determinante, secondo il dott. Scelzo, è l’attenzione alla qualità degli eventi, in considerazione del fatto che la comunicazione rappresenta uno strumento fondamentale di educazione, formazione ed elevazione sociale. In questo periodo l’impegno personale più significativo è di sottolineare l’importante evento del Giubileo, inedito, straordinario e il cui tema è la Misericordia.

L’incontro si è concluso con un interessante dibattito e con l’intervento del Vescovo diocesano, Mons. Michele De Rosa.

Maria Vigliante

Studentessa IIS Telesi@

Foto: Alessandro Tanzillo

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