Si è svolto, sabato 17 gennaio, presso il Palazzo del Genio di Cerreto Sannita, il terzo incontro del Laboratorio di Formazione Sociale CittadinanzAttiva, a cura del Centro Studi Sociali Bachelet Onlus. L’opportunità, particolarmente importante per i giovani corsisti, è stata immediatamente recepita in tutte le sue sfaccettature. Gli studenti, infatti, hanno avuto la possibilità di accogliere la dott.ssa Maria Romana De Gasperi, figlia prediletta di Alcide De Gasperi, fondatore della Democrazia Cristiana, ultimo Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d’Italia nonché primo Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana. La testimonianza della De Gasperi, sapientemente stimolata dal giovane moderatore Nicola Pigna, studente universitario formatosi attraverso i laboratori del CSS Bachelet, e dagli studenti del Liceo Scientifico di Guardia Sanframondi che hanno animato la serata, ha consentito di effettuare un excursus della vita di De Gasperi. Nato il 3 Aprile 1881 a Pieve Tesino in Trentino, regione che all’epoca era parte dell’Impero austro-ungarico, fin da giovanissimo aveva partecipato ad attività politiche di ispirazione cristiano-sociale; durante i suoi studi universitari aveva fondato un movimento studentesco volto ad ottenere un’ università in lingua italiana per le minoranze italofone presenti nel territorio Tirolese. In seguito era entrato a far parte del Parlamento austriaco continuando a difendere l’autonomia delle popolazioni Trentine. Nel 1919 aderì al Partito Popolare Italiano promosso da Don Luigi Sturzo e nel 1921 venne eletto deputato a Roma. Da questo momento in poi Alcide De Gasperi divenne una figura fondamentale per lo sviluppo della storia Italiana e la testimonianza offerta ai corsisti ne ha delineato i contorni. L’esperienza ha infatti permesso di ripercorrere i momenti significativi della costruzione dello Stato repubblicano, attraverso la mediazione di un protagonista particolarmente significativo, anche negli sviluppi successivi. Radicato nella fede, De Gasperi fu in grado di affrontare ogni decisione con cuore sereno, adempiendo al suo dovere politico senza però tralasciare la famiglia, ricorda Maria Romana. Il suo impegno nel risanare la politica italiana non dava voce soltanto ad un ideale comune, ma ad ogni singolo cittadino che vedeva in lui l’ espressione della propria modestia. È proprio questo uno degli aspetti sui quali si è soffermata la relatrice, raccontando aneddoti di vita quotidiana e mettendo in evidenza come l’ impegno politico del padre non avesse corrotto il suo animo, né alterato la sua profonda umiltà. Una particolare attenzione è stata dedicata al tema dell’Europa, molto caro a De Gasperi, il quale, insieme al francese Robert Schuman, al tedesco Konrad Adenauer e all’italiano Altiero Spinelli, è considerato uno dei Padri fondatori dell’Unione Europea. Soffermandosi sull’argomento della fede, Maria Romana ha sottolineato come il rapporto del padre con Dio fosse di tipo speciale, di intima comunione, elemento che veniva completamente mascherato dalla sua esteriorità. De Gasperi era di fatto una persona laica, distaccata da atteggiamenti tipicamente religiosi. Soltanto nel momento in cui si trovava da solo, si dedicava ad una preghiera sentita, ad un ‘colloquio’ con il Signore, che lo aiutava a prendere anche le decisioni più ardue.
Nel corso del dibattito, tenutosi al termine dell’intervista, è stato chiesto alla relatrice in che modo suo padre, se fosse vissuto nell’attuale contesto socio-politico, avrebbe cercato di risolvere la situazione che affligge l’Italia ormai da qualche anno. Sorpresa e quasi divertita dalla domanda, la relatrice ha risposto sintetizzando in poche parole il suo pensiero: ‘Mio padre avrebbe agito semplicemente dando l’esempio’. Ed è l’esempio l’elemento problematico del nostro tempo! Ben venga il valore della testimonianza e dell’impegno del CSS Bachelet.
Claudia Pelosi, Angelo Maio, Eduardo Minieri, Studenti IIS Telesi@
Foto: Alessandro Tanzillo