Prolusione del XV Corso di CittadinanzAttiva. Dall’Enciclica Laudato si’ all’Agenda 2030

“Il mondo è un bel posto e per esso vale la pena di lottare”, affermava Albert Einstein; ed è questo il messaggio che si vuole trasmettere attraverso questa XV edizione del Corso di Cittadinanzattiva, organizzato dal Centro Studi Sociali Bachelet Onlus, in collaborazione con l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” di Roma. Centrale nella prolusione di sabato 1 febbraio, che si è tenuta presso l’Auditorio IIS Carafa-Giustiniani di Cerreto Sannita,  è stato il concetto di ecologia integrale, intesa come coesistenza di molteplici fattori: la preoccupazione per la natura, l’equità verso i poveri, l’impegno nella società, la capacità di sentire quella serenità e quella pace interiore che scaturiscono dal contatto con il Creato. Ognuno di noi ha l’intrinseco dovere di preservare questo bene comune, casa di ogni essere vivente. “Credo che avere la Terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”, sosteneva Andy Warhol. Effettivamente il tema della natura ha sempre goduto di ampia considerazione all’interno delle più disparate forme d’arte: dalla pittura alla danza, dalla poesia alla musica. Proprio questi mezzi hanno costituito una parte attiva del dibattito, ponendosi come una vivace cornice degli interventi dei relatori. Gli studenti hanno infatti partecipato con intermezzi musicali, coreografie, la lettura e il commento di poesie, la proiezioni di video. Sono state analizzate diverse questioni, quali la crisi socio-ambientale, la necessità di una coraggiosa rivoluzione culturale, l’auspicio di surclassare l’antropocentrismo e l’egoismo che ci spingono a voler sfruttare e dominare questo patrimonio comune di cui ognuno dovrebbe imparare a conoscere il valore. L’incontro si è aperto con l’intervento della presidente del Centro, Patrizia Lombardi, che ha annunciato il programma di quest’anno che tratterà dell’Agenda 2030, in particolare di alcuni dei suoi diciassette obiettivi per lo sviluppo sostenibile. Sulla scelta del tema, la presidente ha evidenziato il dovere di formalizzare un insegnamento vicino alla nostra realtà, che possa renderci capaci di agire, coniugando teoria e pratica. Il Prefetto di Benevento, il dott. Francesco Antonio Cappetta, ha sottolineato l’importanza dell’uguaglianza sociale e la necessità di contrastare la povertà, unendo la tutela dell’ambiente con la giustizia sociale, due facce della stessa medaglia. Il Prefetto ha invitato le nuove generazioni a porsi come protagoniste del proprio avvenire, divenendo così artefici del proprio futuro. Il giornalista Gennaro Ferrara, portavoce delle attività di Papa Francesco sin dall’inizio del pontificato, si è soffermato sull’importanza dell’etica e del ruolo dell’uomo nell’ambiente. Secondo Gennaro Ferrara, come sosteneva già Aristotele, l’uomo ha bisogno di relazionarsi con gli altri e di sentirsi in sintonia con il pianeta, luogo di cui deve essere custode e non padrone. Concludendo, è dunque necessario imparare a prendersi cura del nostro ecosistema – questo grande dono che stiamo tristemente e incautamente danneggiando – facendo leva sull’educazione e sulla formazione e puntando al raggiungimento di uno stile di vita più etico e sostenibile. “Guarda gli alberi, guarda gli uccelli, guarda le nuvole, le stelle… e se hai occhi potrai vedere che l’esistenza intera è ricolma di gioia. Ogni cosa è felicità pura. Gli alberi sono felici senza alcun motivo; non diventeranno primi ministri o presidenti e non diventeranno ricchi – non hanno nemmeno un conto in banca! Guarda i fiori. È incredibile come siano felici i fiori – e senza alcuna ragione.” (Osho)

Carola Del Giudice

Studentessa del Liceo Scientifico- IIS “Galilei-Vetrone”- Polo Scolastico di Guardia Sanframondi

 

 

 

 

 

 

 

 

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