Maturità socio-affettiva e identità personale

di Aurora Iacobelli e Raffaella Ludovico

Disegno di Alessandra Sanzari

Studentesse IIS Telesi@

Si è tenuto sabato 19 febbraio l’incontro dal titolo Maturità socio- affettiva e identità personale, durante il quale il dott. Domenico Bellantoni, psicologo, psicoterapeuta, presidente ALAEF e docente dell’Università Salesiana di Roma, ha più volte sottolineato il valore assoluto e la dignità di ogni individuo e come sia importante distinguere il comportamento dalla persona.

In particolare, nel soffermarsi sul tema dell’educazione sessuale, ne ha analizzato i diversi orientamenti, riconducibili alle seguenti modalità:

  • DEMOGRAFICA: nasce dalla necessità di un controllo delle nascite in alcuni Paesi sovrappopolati;
  • ESERCIZIO DELLA GENITALITA’: è finalizzata ad una maggiore consapevolezza del proprio corpo;
  • RELAZIONE E AFFETTIVITA’: si proietta al di là di un semplice rapporto;
  • FAMIGLIA E COPPIA: essenziale per maturare il senso di impegno in una relazione;
  • LIBERTA’ E RESPONSABILITA’: la libertà deve essere messa al servizio di un progetto ( il concetto del “fare ciò che è giusto”).

Questo tipo di educazione segue una “formazione a gradini”: più si cresce, più si diventa maturi nei rapporti socio-affettivi e sessuali. Il dott. Bellantoni ha proposto una riflessione di Sigmund Freud, secondo cui all’origine della nevrosi c’è la repressione della sessualità ( è però evidente che non è il solo motivo alla base dell’immaturità psicologica). La sessualità è l’energia che sostiene tutte le attività umane. Molto spesso si cerca di canalizzarla attraverso una serie di argini di natura personale ma soprattutto morale (cosa essenziale che differenzia gli uomini dagli animali).  Attraverso una celebre citazione dantesca “Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”, viene ribadito il concetto secondo cui l’uomo nel comportarsi debba seguire una serie di valori; si parla in questo caso di una visione che considera tre livelli:

  • BIOLOGICO : comprende attività naturali come il mangiare, il bere e l’attrazione sessuale;
  • PSICOLOGICO: il tipo di comportamento dipende da ciò che si è appreso;
  • SPIRITUALE: alla luce dei valori e delle conoscenze apprese, si riesce a canalizzare la spinta biologica e psicologica.

Secondo lo psichiatra Roberto Assagioli ci deve essere un’armonizzazione tra queste tre dimensioni, prevedendo il fatto che ci sia un centro di comando ( in questo caso il livello spirituale) a cui gli altri siano subordinati ( biologico e spirituale ). Solo attraverso la crescita personale si può avere una propria identità. Solo sviluppandosi, la persona riesce ad essere identica a sé stessa e quindi ad avere una vera personalità. Una persona ha personalità solo quando sa reggere il confronto con la vita e ha autostima. La condotta di un individuo, pertanto, si sviluppa in base ad una serie di fattori: il patrimonio genetico, la storia di vita, l’evento scatenante o ancora la risposta all’appello. Si può affermare comunque che l’educazione della persona corrisponde perfettamente all’educazione socio-affettiva e sessuale. Quest’ultima è soggetta ad una serie di criteri ( medico, giuridico, valoriale, socio-culturale, statistico) che possono essere sia soggettivi che oggettivi. Si possono prendere decisioni soprattutto in base al criterio valoriale: è l’intelligenza a riconoscere i valori ed è l’affetto a gerarchizzarli.

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